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  25 Aprile 2024
06/09/2014 di Marco Minuto

Matera Omaggia al testamento artistico pasoliniano


In occasione dei cinquant´anni dall´uscita del film il Vangelo secondo Matteo, i cantieri culturali Zisa di Matera rendono omaggio al genio pasoliniano con una serie di iniziative che aprono uno sguardo ancora più profondo sul grande ed intenso testamento artistico ed intellettuale del grande Pier Paolo Pasolini.
Proprio il cinque settembre del 1964, usciva nelle sale il film che oggi ad esattamente cinquant´anni di distanza viene riproposto con una mostra di "scatti rubati" da Domenico Notarangelo, fotografo lucano ed attore nel vangelo, tratti durante le riprese del film.
Seguirà un incontro sulla poetica pasoliniana cui interveranno poeti, scrittori, artisti ed uomini di cultura.
Gli appuntamenti seguiranno il 26, 27, 28 Settembre con un ricco programma che oltre alla proiezione del film avrà come ospite l´attore Enrique Irazouchi che interpretò Gesù e che alla fine della proiezione sarà oggetto di incontri, conversazioni con esperti e conoscitori dell´opera di Pasolini.
La mostra in oggetto viene ospitata a Palazzo Lanfranchi, sede del museo Nazionale d´arte medioevale e moderna ed ha ottenuto sino ad ora una incredibile affluenza di pubblico.
Ciò a testimoniare quanto l´opera di uno dei più grandi scrittori del novecento, sia incisa profondamente nel tessuto culturale italiano.
Questo omaggio onora degnamente l´autore che tanto ha significato per la scena culturale italiana.
Il quattro Settembre di cinquant´anni fa il film il Vangelo secondo Matteo fu proiettato alla XXV mostra del cinema di Venezia, sorprendentemente a differenza delle precedenti produzioni di Pier Paolo Pasolini, pur non vincendo il Leone d´oro, vinse il premio speciale della giuria cui fece seguito il premio Ocic il più ambito riconoscimento della critica cattolica.
Considerando i tempi, il film di Pasolini proprio per la visione anti dogmatica di un argomento di carattere religioso fece scalpore scatenando critiche e polemiche tra l´intelletuali dell´epoca.
Il genio antesignano di Pasolini si confermò nel utilizzo di attori non professionisti e comparse scelte tra la popolazione contadina locale, proprio per sottolineare attraverso i volti scavati dalla fatica l´intensità di un´interpretazione di profonda commozione.
Il film fu girato interamente nel sud Italia proprio per rintracciare paesaggi affini alla palestina di duemila anni fa che, nel frattempo aveva mutato il suo aspetto geofisico.
La vita di Gesù, dall´annunciazione a Maria, alla nascita del figlio di Dio, al matrimonio con Giuseppe e la fuga in Egitto per sfuggire ad Erode ed alla strage degli innocenti.
La vita di Gesù adulto con le prove e le tentazioni nel deserto, proseguendo il suo viaggio per la Palestina con i suoi apostoli, predicando il Verbo e compiendo miracoli.
La Crocefissione e la sua Resurezione. Commovente l´interpretazione di sua mamma Susanna nel ruolo della Madonna anziana. Conoscendo il rapporto intenso e profondo dell´autore per sua madre, è quasi il dono di un figlio alla sua madre - Madonna.
Questa mostra spero renda ancor più omaggio ad un autore che, pur pagando un prezzo altissimo, ha donato la sua arte a piene mani non scendendo mai a compromessi ed il suo talento visionario sia finalmente onorato dai fatti e dalla realtà che stiamo vivendo.
 
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