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  27 Luglio 2024
16/03/2015 di Demetrio Minuto

Riforma della scuola e cultura artistica


Il Premier Matteo Renzi ha annunciato che dopo settanta anni di riforme fatte per sottrazione, il suo esecutivo è il primo che investe davvero sulla scuola. Il testo della riforma che andrà alla Camera lunedì e che per l´approvazione finale temo non avrà un iter veloce, immagino le spinte corporative a lasciare tutto come prima, è indubbiamente indirizzato a rivalutare la meritocrazia e contiene, anche cosa di non poco conto, impegno di denaro pubblico per un´istruzione che sappia coniugare l´esigenza di stare al passo con i tempi con un sguardo alla nostra storia.
Per stare al passo con i tempi viene introdotto per alcune discipline, l´uso dell´inglese, mentre per quanto riguarda il resto, il governo si è accorto che anche l´arte possa essere un´occasione per fare non solo cultura ma anche cassa. In detta logica vengono predisposti due provvedimenti e precisamente: la reintroduzione nelle scuole superiori della "storia dell´arte", ed un tesoretto di € 500 a professore per migliorare o forse è meglio dire incentivare la conoscenza del bello che in Italia non è cosa di poco conto. Il tutto per un impegno di € 40 milioni.
Vado sostenendo da tempo che l´investimento nella protezione, manutenzione e conoscibilità delle opere d´arte e dei suoi siti, può essere una formidabile fonte di sviluppo economico, soprattutto per i giovani il cui tasso di disoccupazione è tra i più alti nella Comunità Europea.
In uno con detto progetto, arriva l´annuncio di Papa Francesco che l´8 dicembre 2015 si aprirà un giubileo straordinario.
A parte i problemi di ordine pubblico che ci saranno da affrontare, peraltro immensi per qualsiasi comunità, il giubileo è un´ulteriore occasione per presentare ai numerosi pellegrini che visiteranno l´Italia e Roma, tutti gli innumerevoli siti d´arte sparsi per il nostro Paese. Non è solo un tour per i Musei Vaticani. Un´occasione per rinsaldare i vincoli di fratellanza e solidarietà tra gli esseri umani, ma anche un´occasione per fare cassa, quella miserevole cassa di cui tanto abbiamo bisogno.
L´augurio è che i pellegrini trovino l´ennesima occasione per pulirsi l´anima, ma al contempo per spendere.
Pertanto bene gli incentivi alla cultura, poca cosa, ma comunque insieme all´Art Bonus un segnale di attenzione ad un mondo negletto, dall´altro una risposta forte a quella parte di islamiti per i quali, come chiosa l´autorevole Washington Post, "Roma è forse il simbolo più potente tra quelli odiati dallo Stato Islamico". Aggiungerei che forse questo è anche il pensiero del villico Salvini. A proposito Salvini sa che è nato dove operavano il Bramantino e il Luini e che il Veneto tanto agognato elettoralmente tra i "molti" artisti ci ha dato il Giorgione, Tiziano, il Lotto, il quasi romano Saraceni e Paolo Caliari detto il Veronese.
Mi scuso ma quest´ultimo è patrimonio del Tosi. E da ultimo l´Accademia Carrara di Bergamo la quale riapre ad aprile e ospiterà Palma il Vecchio, di chi è, di Maroni, Salvini o Tosi.
Forse è di tutti gli italiani e dei pellegrini che sciacqueranno le loro nefandezze nelle acque melmose del Tevere.
Renzi, Giannini e Franceschini, tirate dritto. Intanto da Cernobbio Enrico Letta e Padoan invitano all´ottimismo.
 
Registrato presso il Registro della Stampa, Tribunale di Roma n. 288 del 12.12.2013
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