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  27 Luglio 2024
05/01/2017 di Marco Minuto

Guttuso. La forza delle cose

Renato Guttuso, Autoritratto
Renato Guttuso, Autoritratto
Dal 22 Dicembre 2016 sino al 26 Marzo 2017 negli spazi di Villa Zito a Palermo è in corso una importante esposizione dedicata al grande maestro siciliano Renato Guttuso.
Il percorso espositivo interpreta tutte le fasi esistenziali ed artistiche dagli anni tremta-quaranta agli anni ottanta.
Nelle prime opere la pittura di Guttuso testimonia la drammatica condizione sociale imposta dalla dittatura prima e dalla Seconda Guerra Mondiale. Il suo impegno morale e politico sarà sempre presente nelle sue opere sin dall´opera Fucilazione in Campagna dipinta tra il 1937 ed il 1938, ispirata alla fucilazione del grande poeta spagnolo Garcia Lorca, e Fuga dall´Etna in due stesure. Il dipinto che maggiormente denuncia gli orrori della guerra è la crocifissione che è anche la testimonianza di come l´artista riuscisse ad esprimere attraverso la pittura il dolore di tutti coloro che per le loro idee subivano oltraggi di ogni genere. A Milano e poi a Roma, Guttuso raggiungerà l´apice della sua espressione pittorica legata all´Espressionismo, corrente nella quale sono sempre forti i temi legati alla sua isola e che renderanno luminose le sue nature morte unite a squarci di paesaggi dai quali emergono, come fossero vivi, limoneti, ulivi, fichi d´india.
Ricercatore raffinato del puro senso del colore ed assolutamente libero da ogni canone accademico, Renato Guttuso fu sempre coerente testimone del suo più profondo sentire, trasformando e sublimando nell´arte l´impegno politico e sociale.
Con la fine della guerra nella china ed acquarello del 1945 l´opera dal titolo "Pausa dal lavoro" del 1945 simboleggia la speranza della rinascita.
Seguirono altre opere legate alla sua più profonda ed intima radice, alla sua infanzia, alla sua gente , agli aranceti, ai limoneti, ai latifondi, ai contadini siciliani nei quali l´artista si specchiava, riconoscendo nella loro essenza parte della Storia d´Italia.
Le opere che maggiormente rappresentano questo momento sono "Carrettieri che cantano", "Contadini che zappano" del 1947", "Contadini di Sicilia" dieci disegni preparatori del quadro "Occupazione delle terre incolte di Sicilia", esposto nel 1950 alla Biennale di Venezia.
Altra opera di notevole importanza è il Dante di Guttuso, che conferma la versatilità ed il genio del maestro siciliano.
Negli anni settanta si dedicò ad una sua autobiografia in pittura, dalla quale si può conoscere la profondità e l´arte nonché l´umanità di Guttuso.
La sua vita fu costellata d´incontri artistici ed intellettuali di grande importanza nel panorama di quegli anni tra i quali Corrado Cagli, Giacomo Manzu´, Aligi Sassu, Pierpaolo Pasolini e Picasso. Nella mostra a lui dedicata sono esposte quarantasette nature morte, un genere molto caro all´artista fondamentali nella sua produzione. Nature morte che vivono grazie alla grande potenza espressiva e cromatica di Renato Guttuso, riferimenti preziosi del quotidiano che si traducono in "forza delle cose, titolo della rassegna dedicata alla sua opera".

GALLERIA FOTOGRAFICA
Renato Guttuso, Fuga dall'Etna 1937-1938 Renato Guttuso, Contadini che Zappano 1947 Renato Guttuso, Contadini di Sicilia 1950
 
 
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